Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - 25 novembre 2025
Classe 4A Classico, in seguito all’intervento di Gino Cecchettin e Nicodemo Gentile sul tema della violenza di genere, presenta:
Al di sotto, invece, a simboleggiare come il volo della libertà possa essere appesantito e come la violenza possa essere facilmente scambiata per amore, abbiamo scelto due versi della canzone Ultraviolence di Lana del Rey (He hit me and it felt like a kiss/He hurt me but it felt like true love).

Lara Carricato, Nicole Padovan, Valery Arlia, Vittoria Faedo

Abbiamo pensato di realizzare un lavoro che mostri con chiarezza come la violenza sulle donne non inizi mai all’improvviso, ma cresce a piccoli passi, spesso mascherata da frasi che possono sembrare insignificanti.
Le dieci frasi, disposte in ordine crescente dalla meno evidente alla più distruttiva, mostrano la progressiva perdita di libertà all’interno di una relazione tossica.
Il percorso che disegnano fa capire quanto sia importante riconoscere subito i segnali iniziali perché ogni parola può trasformarsi in controllo, manipolazione fino a sfociare in violenza.
Aurora Donà, Bianca Ghibellini, Michelangelo Azzi
https://drive.google.com/file/d/1oiB731Zw94CsVyTJbXbpRxoCj2QqZQXK/view?usp=sharing
Emma Callegaro, Giacomo Giordani, Alessandro Toffanin
https://docs.google.com/presentation/d/1oGwrC3hX8ymm5lmPKnQEE7FP1og4IsJzwgYUtwrUICA/edit?usp=sharing
Sofia Lanzoni, Federico Milan, Giovanni Medea
“Una donna morta, una libertà soppressa
desiderio di possedere, rabbia repressa
la sua voce un ricordo datato, 11/11/2023
perché un uomo preferiva il suo silenzio
e non poteva accettare una fine diversa
si somma a tante altre, troppe ogni anno
voci spente in eterno con progetti incompiuti
e che sognavano un futuro per se stesse
diventano i segni di una deviata "normalità"
dove la colpa cerca ancora posti in cui nascondersi
dove un potere maschile immaginato, distorto,
si trasforma nell'illusione di aver diritto su un altro corpo
corpi che lo stato conta, nomi che noi pronunciamo
e che aumentano nell'ombra di quell'inganno
uomini che tagliano le ali ad angeli
uomini in cui l'odio, la paura, l'insicurezza,
marciti in silenzio e travestiti da forza
diventano l'ultimo momento di una donna.”

La lirica, allo scopo di comunicare un messaggio di portata universale, valido in ogni tempo e in ogni luogo, è stata composta in inglese e in greco antico, cioè nelle due lingue con le quali gli uomini hanno superato le barriere culturali e territoriali per dare vita alla κοινή. La protagonista è una giovane donna, intrappolata in una relazione tossica perché vittima del suo stesso amore. Per esprimere il dramma in cui viene a trovarsi chi non riesce a liberarsi da un rapporto potenzialmente nocivo e pericoloso, sì è fatto ricorso a metafore che accostano termini propri dell'area semantica della violenza a immagini comunemente evocative della dolcezza e della passione amorosa. Giocata interamente sui doppi sensi, la lirica procede in modo provocatorio e sarcastico per chiudersi nell'accorata preghiera finale, il cui pathos è accentuato dall'anafora "please" dei.versi 12 e 13, in cui la donna implora il suo amore di lasciarla vivere la propria vita.
A rafforzare la sensazione di profonda lacerazione delle donne esposte a violenze fisiche o psicologiche da parte dei propri partner, si è deciso di introdurre nell'incipit delle due versioni due miniature, per la loro capacità di svelare, solo a seguito di una attenta e non superficiale lettura, i significati nascosti.
Le lettere presentano, da un lato, rose, simbolo di bellezza e purezza, dall'altro, spade, strumento di violenza e aggressività. E nella cornice compaiono intricati rovi a indicare che una via d'uscita c'è, anche se non sempre semplice e a volte dolorosa.
Lavori realizzati dalle classi

