Notte Nazionale Liceo Classico

Anche per quest’anno la magia si è ripetuta. Il 5 maggio scorso, presso la sala Bisaglia del Censer di Rovigo, il Liceo Classico Celio-Roccati ha celebrato la IX Notte Nazionale del Liceo Classico, partecipando in contemporanea ad un evento che ha coinvolto 376 licei classici italiani e stranieri e che ha il mirabile scopo di dimostrare quanto il curriculum del classico sia ancora valido e capace di stimolare un costante raffronto con la contemporaneità. L’evento ha ormai definitivamente fatto breccia nell’opinione pubblica e ha contribuito in modo rilevante a focalizzare l’attenzione comune su quello che è un indirizzo chiave del sistema scolastico italiano. Il format della serata, iniziata alle ore 18 con la messa in onda di un video realizzato dall’ideatore nazionale della Notte, professor Rocco Schembra, è ormai collaudato e ha visto l’alternarsi sul palco di tutte le classi dell’indirizzo che quest’anno hanno scelto di proporre performance di vario genere legate al tema della guerra. Gli studenti, animati da entusiasmo e capaci, grazie all’aiuto dei loro docenti, di cogliere e rielaborare in modo originale e personale gli stimoli derivanti dai loro studi, hanno dimostrato pienamente il loro dissenso nei confronti di ogni tipo di conflitto, di cui la guerra di Troia, cantata nell’Iliade omerica, rappresenta l’archetipo. Dopo il video iniziale e i saluti della Dirigente Scolastica, professoressa Anna Maria Pastorelli, e del sindaco di Rovigo, professor Edoardo Gaffeo, si sono esibiti i ragazzi della 1A, che hanno lavorato a uno spettacolo dal titolo “Voci nel vento: echi di guerra” seguendo un rapsòdo in cerca di risposte sulla guerra attraverso un dialogo con i principali personaggi dell'Odissea. Di seguito la 2A ha portato sul palco uno spettacolo ambientato negli inferi, dal titolo “Personaggi in cerca di pace” in cui i protagonisti, personaggi greci e latini, hanno intrapreso, con l’aiuto di Ada, la psicologa dell’Ade, un percorso di rinascita dalle ferite causate dalla guerra, verso la pace interiore. La 3A ha poi inscenato un dialogo filosofico tra Platone, Epicuro, Zenone di Cizio e Pico della Mirandola dal titolo “Tenzone onirica”, sul tema del destino. La classe 3B ha portato sul palco tre scene che hanno ben rappresentato la visione sociale e culturale dell'uomo e della donna in tre diversi periodi storici. Il titolo scelto è stato "Cave bellum”. La 2B si è esibita in “Promessi Sposi 2K23: peste, pandemia e poi pace” rivisitando la celeberrima opera di Manzoni con un taglio estremamente attuale, attraverso un paragone tra peste e Covid-19. I ragazzi della 4° hanno messo in scena la rappresentazione “Cassandra: urla del silenzio”. Profetessa inascoltata, Cassandra diventa il simbolo di tutti coloro che, oggi come all’epoca della guerra di Troia, si oppongono alla violenza e alla guerra, ma la cui voce scomoda viene inascoltata o messa a tacere. La classe 4B ha messo in scena una reinterpretazione dell'Orestea di Eschilo, intitolata “To kill or not to kill”, legata in particolar modo al conflitto interiore del protagonista Oreste. La 5° ha poi mostrato come sarebbe stato il Grande Fratello VIP nell' antichità. Alcuni tra i più celebri volti dell’antica Roma e della Grecia sono stati giudicati da opinioniste contemporanee, domati da un conduttore d’eccezione in “Magnus Frater: vere inlustres Homines”. Ultima ad esibirsi la 5B, mettendo in scena “Lisistrata (peace or love)”, una rivisitazione della commedia Lisistrata, scritta da Aristofane, autore greco del V secolo a.C. Nonostante presenti chiari riferimenti alla sfera sessuale, essa veicola un messaggio alquanto importante, attuale e universale: il valore del pacifismo. Particolarmente apprezzato per il coinvolgimento e le emozioni che è riuscito a trasmettere è stato l’intervento del coro dell’istituto, guidato dalla professoressa Chiara Milani, che ha allietato il numeroso pubblico con tre canti a cappella e che ha poi accompagnato l’esibizione di Nicole Avezzù, studentessa della 3A, in  “Persefone”, canzone di cui è anche autrice (musica e parole) e che è risultata vincitrice del Concorso nazionale “CantaGrecia” indetto dall’AICC (Associazione italiana di Cultura Classica).

La serata si è conclusa con la lettura recitata, in metrica greca e in italiano, di alcuni versi tratti da “Le Argonautiche” di Apollonio Rodio, offrendo un momento di intenso lirismo e partecipazione emotiva. Tra gli applausi, ai bravi presentatori, anch’essi studenti di ultimo anno, non è rimasto che dare appuntamento alla prossima edizione.

 

Allegati

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